VISITA AL SANTUARIO MADONNA DEL BAGNO – DERUTA PG

VISITA AL SANTUARIO MADONNA DEL BAGNO – DERUTA PG

1 - santuario deruta1 - esposiz.ex voto deruta (3)2 la querciaDSC03251-001fatti rilevantiGiorgini e Cafferata (2)don Francesco di Comite e Cafferata (2)DSC03282 Madonna Bagno Deruta-001Tra gli ex voto del nostro sito riveste una particolare importanza il Santuario della Madonna del Bagno di Deruta, del quale abbiamo pubblicato 790 ex voto con una particolare caratteristica: sono tutti dipinti su maiolica. Abbiamo pertanto deciso di inserire la sua visita nel contesto di un viaggio della Parrocchia di San Giovanni Battista di Genova Quarto, che ha promosso il sito, ad Assisi. Abbiamo preso contatto con Giorgio Giorgini, importante collaboratore del Santuario e il 4 gennaio 2018 lo abbiamo visitato.
Le foto che abbiamo pubblicato evidenziano nell’ordine:
1) il Santuario,

 

 

 

 

 

 

 

 

2) l’interno rivestito da tavolette,
3) la quercia tra i cui rami nel 1643 Frate francescano scarpante Pietro Bruni appoggiò una “tazzina a bevere” da lui trovata, con l’immagine della Madonna dipinta sul fondo, pensando che avrebbe potuto fare miracoli.
4) Il primo ex voto del Santuario fatto dipingere dal mercante di Deruta Christofano di Francesco, che nel 1657, trovata per terra l’immagine della Madonna, la inchiodò a due rami di quercia e tornato a casa ritrovò guarita la moglie da tempo malata.
5) I fatti importanti del Santuario, oltre i due appena ricordati, il furto di 241 tavolette avvenuto nel 1980 e il ritrovamento entro il 1987 di 140 tavolette. Dobbiamo ricordare che le tavolette, dopo un primo furto di otto mattonelle avvenuto nel 1976, erano state tutte fotografate. Ciò permise di riprodurre le 241 tavolette rubate e consentì di recuperarne oltre la metà.
6) Giorgini e Cafferata
7) Don Francesco di Comite e Cafferata
8) Registro delle visite.

Poiché la tradizione, di donare un ex voto dipinto alla Madonna per grazia ricevuta, è continuata in Deruta cercheremo di pubblicare anche gli ex voto che ancora non figurano sul sito.
Aldo Cafferata

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